Comunità Pastorale
La storia della nostra Comunità Pastorale
La Comunità Pastorale “Beato Giovanni Mazzucconi e Beato Luigi Monza” nasce il 1° settembre 2007 per volontà dell’arcivescovo di Milano, card.
Dionigi Tettamanzi.
È costituita dalle seguenti tre parrocchie site nel comune di Lecco, decanato di Lecco, terza zona pastorale della diocesi di Milano:
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San Giovanni Evangelista in San Giovanni
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Santi Pietro e Paolo in Laorca
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Santa Maria Assunta in Rancio
Giovanni Mazzucconi nasce a Rancio di Lecco il l° marzo 1826. Ammaestrato dalla grande fede dei genitori, Mazzucconi intraprende nel 1840 la strada del sacerdozio nei seminari della diocesi di Milano, dove si distingue per acutezza, bontà, facilità al perdono.
Entrò in seminario a 18 anni dopo aver conosciuto la fatica del lavoro dei campi, le veglie nella notte per proseguire gli studi e la lotta per la sopravvivenza quotidiana della povera gente.
Durante gli studi teologici legge gli «Annali per la propagazione della fede», che riportano la vita e le persecuzioni subite da missionari nell’estremo oriente, e decide di dedicarsi all’evangelizzazione dei non cristiani. Nel 1850, Mazzucconi domanda di entrare nel nuovo istituto delle Missioni Estere (che diverrà il P.I.M.E.) e viene accettato. Gli anni che seguono maturano in lui un’ansia di totalità: la missione e il martirio gli sembrano l’espressione più naturale della sua vocazione sacerdotale.
Il 16 marzo 1852, Mazzucconi e altri sei confratelli sono inviati alle isole Woodlark e Rook, nella Papua Nuova Guinea (Oceania). I missionari cominciano con una testimonianza gratuita di amore, cura dei malati, pacificazione dei villaggi, aiuto agricolo e tecnico. La rottura avviene quando — a causa del vangelo — i missionari incominciano a condannare le molte violazioni alla dignità umana: uccisione di bambini e anziani, prepotenze dei capi, guerre. La resistenza degli indigeni è tale che i missionari sono minacciati a morte.
Nel luglio 1855 essi sono costretti a ritirarsi; Mazzucconi, intanto, dopo essersi ristabilito a Sidney da una grave malattia, parte per raggiungere i suoi «infedeli».
Agli inizi di settembre 1855, la nave giunge alla baia di Woodlark, incagliandosi fra i coralli. Subito, secondo un piano preparato in precedenza, viene assaltata dagli indigeni, che uccidono il missionario e tutto l’equipaggio.
Luigi Monza nacque a Cislago (Varese) il 22 giugno 1898 da famiglia contadina. Le loro uniche ricchezze erano il lavoro, il coraggio e la fede.
Venne ordinato sacerdote il 19 settembre 1925.
Il suo primo impegno pastorale fu tra i giovani della parrocchia di Vedano Olona (Varese).
L’inizio della sua vita sacerdotale fu contrassegnata da prove di ogni genere fino all’ingiustizia del carcere sotto il regime fascista.
Nel 1929 fu assegnato al santuario di Saronno dove fu animatore di numerose iniziative giovanili.
Qui il suo sguardo, affinato nella prova e raggiunto da quello di Dio, aveva imparato a guardare lontano, sul mondo intero, un mondo segnato dalla solitudine, dalla tristezza e dall’egoismo, che “urgeva riportare all’amore di Dio”. L’intuizione era grande, ma bisognava attendere che il Signore indicasse la via da seguire.
In particolare davanti al mondo “divenuto pagano” come era solito dire, ebbe l’intuizione di vedere nella carità dei primi cristiani il mezzo più idoneo per star vicino all’uomo contemporaneo e per annunziare il Vangelo di Cristo. I cristiani all’interno della società dovevano essere presenze vive e testimoni di amore ma dal di dentro nella vita di ogni giorno e nella attività professionale di ognuno
Nel 1936 fu nominato parroco a San Giovanni di Lecco, dove fu “sacerdote secondo il cuore di Dio”. Nel 1937 trovò la strada che il Signore gli indicava.
Nacque dal suo cuore di padre l’Istituto Secolare delle piccole Apostole della carità chiamate, per dono dello Spirito, a portare nel mondo la pienezza di vita consacrata all’amore totale di Cristo “con il fervore apostolico della prima comunità cristiana”.
Il 29 settembre 1954 don Luigi si fece da parte e silenziosamente scomparve, come il chicco di grano che muore per dar vita alla spiga, cosciente d’aver svolto il suo ruolo e di aver dato alla comunità le coordinate di partenza e quelle di arrivo: una linea ascendente verso Dio. Il resto sarebbe venuto dopo.
Il 30 aprile 2006 in Duomo a Milano don Luigi Monza è stato proclamato Beato.