Parrocchia Santi Pietro e Paolo fondata nel secolo XVII
Via Santi Pietro e Paolo, 7 – 23900 Lecco
Tel. +39 0341 496113
Diocesi di Milano – Zona Pastorale III di Lecco – Decanato di Lecco
La Parrocchia di Laorca forma una Comunità Pastorale, denominata “Beato Giovanni Mazzucconi e Beato Luigi Monza” con le Parrocchie di Rancio e di San Giovanni in Lecco.
Abitanti in Parrocchia
1553 nei due rioni di Laorca e Malavedo
Ultime notizie dalla Parrocchia di Laorca
ECCO I BIGLIETTI VINCENTI DELLA LOTTERIA DELLA FESTA DI LAORCA 2024
Ecco i biglietti vincenti della Festa di Laorca.o “Terza de Löi”. Lunedì sera alle 22.30 si è svolta l’estrazione della sottoscrizione a premi per le opere parrocchiali avvenuta regolarmente.
DAL 15 AL 22 LUGLIO LA FESTA PATRONALE DELLA MADONNA DEL CARMINE
La “Festa patronale di Laorca terza de lòi” è un evento tradizionale ricco di storia e cultura, celebrato con grande fervore nella comunità di Laorca. Questa festa si svolge nella terza settimana di luglio e onora la Madonna del Carmine, una figura molto venerata nella regione. Gli abitanti di
FESTA PATRONALE SS. PIETRO E PAOLO A LAORCA
Domenica 30 giugno 2024 in occasione della ricorrenza ci sarà la Festa Patronale dei sant Pietro e Paolo a Laorca. Alle ore 9.30 la S. Messa solenne durante la quale verrà bruciato il pallone a ricordo dei martiri. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo si trova nel cuore
GLI ELETTI DEL CONSIGLIO PASTORALE 2024 – 2028
Sabato 1 e domenica 2 giugno si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio pastorale della nostra Comunità pastorale. A tutti, fraternamente grazie. Lodiamo il Signore!Sono state scrutinate/votanti 538 schede. Schede valide 509; schede nulle 19; schede bianche 10. Sono risultati eletti: Giovanna Melesi (Parrocchia SS. Pietro
DON ANDREA PEREGO ARRIVA PRESSO DI NOI. LE OCCASIONI PER INCONTRARLO
Don Andrea Perego ci scrive:Carissimi amici, sono di ritorno in patria per un periodo di vacanza e di riposo. Avrei piacere di incontrarvi tutti personalmente, ma il tempo sarà poco e probabilmente non riuscirò a farlo. Vi segnalo questa possibilità, è aperta a tutti: Cena Solidale, venerdì 7 giugno
I CANDIDATI AL CONSIGLIO PASTORALE – SI VOTA L’ 1 E IL 2 GIUGNO
Consiglio Pastorale è quel luogo di comunione e di corresponsabilità in cui appartenenti alle varie componenti del popolo di Dio (laici, consacrate/i, diaconi, associazioni e gruppi ecclesiali) insieme al loro parroco accompagnano e sostengono la vita dei cristiani in quel territorio. Si vota sabato 1 e domenica 2 giugno
DOCUMENTI ORATORIO ESTIVO E CANCANO DA SCARICARE
Possiamo partire per un viaggio, anzi un pellegrinaggio, che condurrà ragazzi e ragazze a capire che nella vita siamo affiancati dalla presenza del Signore Gesù che ci guida e ci indica il sentiero. “ViaVai – Mi indicherai il sentiero della vita” è lo slogan dell’Oratorio estivo 2024. Una strada,
VERSO IL RINNOVO DEI CONSIGLI – COME SI VOTA
Si è chiuso il periodo di raccolta delle candidature per il rinnovo dei Consigli in carica per il quadriennio 2024-2028. Grazie per la partecipazione, il coinvolgimento, i suggerimenti e per le prime disponibilità confermate. Sono stati raccolti 62 foglietti. Con diverse modalità di segnalazione e con autocandidature, sono stati
PRESENTAZIONE ORATORIO ESTIVO NEL SALOTTONE DI SAN GIOVANNI
La serata di presentazione dell’oratorio Estivo 2024 sarà Lunedì 20 maggio, ore 21.00 in Salottone a San Giovanni. Aspettiamo tutti gli interessati.Possiamo partire per un viaggio, anzi un pellegrinaggio, che condurrà ragazzi e ragazze a capire che nella vita siamo affiancati dalla presenza del Signore Gesù che ci guida
VERSO IL RINNOVO DEI CONSIGLI | Perché aderire alla chiamata che la CHIESA ci sta facendo? Perché questo servizio alla Comunità Pastorale?
Questa chiamata può metterci forse a disagio, spaventarci; forse si preferisce lasciarla inascoltata… … ma c’è, proprio adesso, dettata da un bisogno della nostra Comunità pastorale, della nostra Diocesi e da una appartenenza alla Chiesa, al Signore. Una chiamata rivolta a ciascuno di noi, meritevole certamente di essere accolta.
Sul nome “Laorca” mi pare di capire che l’interpretazione comune faccia riferimento ad un animale “Monstrum” > la Orca, che si rifugiasse nelle grotte sopra il paese. La fantasia popolare era facilmente portata a raccontare queste presenze misteriose fuori dell’abitato.
Io vi troverei un’altra spiegazione più semplice e pratica proprio leggendo gli atti del ’500, dove il toponimo è scritto con due aspirate: “Horcha” > forca, come nella lingua spagnola, strumento agricolo. Anche Rancio deriva da Ranzo > ranza. Malavedo poi stava scritto così: Mal haver. Ogni commento è superfluo.
Alcune curiosità
Come nasce la Parrocchia
Consultando l’anagrafe nasce spontanea una prima domanda: se il primo parroco è presente in Laorca a partire dal 1632, quale forma di assistenza spirituale veniva assicurata in precedenza? Ed ancora, quali sono le notizie certe di una qualche presenza di vita cristiana nel territorio della parrocchia?
Nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, databile tra il 1304 ed il 1311 si legge:
… in plebe Leuco… Lauorcha ecclesia sancti johannis baptistae (colonna 164 b).
Nella relazione fatta in occasione della visita del Card. Gabriele Sforza a Lecco l’8 luglio 1455 si descrive come sotto questa prepositura stanno le chiese del territorio, tra cui:
…Ecclesia Sancti Petri de Laurcha.
Mi pare di capire che la chiesa di S. Pietro fosse già eretta e funzionasse come chiesa di riferimento, senza che si parli di quella del cimitero.
San Carlo Borromeo visitò Lecco sia nel 1566 che nel 1583 e pur non avendo testimonianze dirette, posso presumere da alcune date certe della parrocchia di Varenna che potrebbe essere passato da Laorca nell’ottobre del ’66 perché a Varenna trovai scritto che
…arrivò nella sera del primo novembre, venendo da Esino.
La seconda volta, invece, fece il percorso inverso perché, venendo dalla Svizzera, allora diocesi di Milano, via lago, si fermò a Varenna il 5 agosto 1582 per poi proseguire per la Valsassina e quindi facendo tappa anche a Laorca.
Si tenga presente che la statale 36 è solo del 1821, come riporta una lapide in territorio di Varenna:
Francesco I, Cesare Augusto, ha aperto questa strada fra le spaccate rocce da Lecco fino alla sommità del lago e congiungendo così Milano con Chiavenna e Bormio.
L’unica strada era quella ancora oggi frequentata da tanti turisti e detta “Il sentiero del viandante”.
Se prendiamo San Carlo come modello di attenzione per i suoi fedeli dobbiamo tenere presente che egli si riservava le visite in città durante i periodi dell’Avvento e dalla Quaresima fino a Pentecoste. Quelle fuori Milano invece erano distribuite nel brevissimo periodo che va dall’Epifania alla Quaresima, solitamente verso la bassa milanese e più a lungo, da dopo Pentecoste fino all’Avvento, per le chiese alla estrema periferia della diocesi. Si tenga presente che il mezzo più veloce era la carrozza ed anche quella non era sempre adatta, come si legge nel processo di Canonizzazione; a Premana saliva su per gli scoscesi, graffignandosi con le mani sì come van le capre su per i monti.
È da questa relazione in occasione della visita pastorale di S. Carlo che nei Decreti si notano questi particolari tra i redditi della prepositura di Lecco, come pare riferiti a Laorca:
… Cappella Curata della Orca sotto la Prepositura
Chiesa di S. Pietro, discosto da Lecco due miglia, consecrata
Chiesa di San Giovanni
Chiesa di S. Antonio consecrata verso l’altare
Il Cappelano Curato è messer prete de Minetti de Claro [Glarona?], Dominio de Elvetici
Scuola del Corpus Domini
Scuola di S. Pietro martire
Scuola della dottrina.
Fuoghi 77, anime 325. Anime da comunione 230. Provisioni 230 con la casa fornita. Si comprende tutta la cura sotto tre miglia, bel luogo.
Del curato poi si dice che:
… ha 54 anni. Mandato dal Vescovo Antonio da Melegnano, privo dei documenti per averli persi… compie le funzioni dal gennaio 1568. Predica nei giorni festivi, attende alla scuola della dottrina cristiana e ne capisce qualcosa. Per le cose sacre, poco. È idoneo per insegnare la dottrina cristiana. Abita nella casa di parenti e lo serve una sorella di 70 anni che ha in casa una figlia sposata. È ubbidiente. Ha una mano paralizzata e trema (Arch. Dioc. Sez. X, Pieve di Lecco).
Il cardinale Federico Borromeo avrebbe fatto due visite a Lecco: la prima nel 1605, di cui si dubita della sua effettuazione, e la seconda nel 1608, di cui si ha abbondanza di decreti.
Anche nella seconda visita il cardinale si è sentito male, per cui la seconda parte, quella sulla sponda occidentale del lago, venne effettuata dal visitatore Albergati. Dai decreti di questa visita si ricorda:
…la Chiesa vicecurata di S. Pietro in loco Laurcae
la Chiesa semplice di S. Antonio in località Malaverio sotto i confini di Laorca.
La Chiesa semplice di S. Giovanni nei confini di Laorca.
Circa i decreti pubblicati dopo la visita dell’arcivescovo abbiamo una poderosa documentazione fatta da mons. Carlo Marcora nel 1979, a cura della Banca Popolare di Lecco e da cui ho preso le note più colorite e significative.
Lo stesso anno 1608 il giorno due di luglio, l’Ill.mo e Rev.mo Signor Cardinale visitò la Chiesa viceparrocchiale di Laorca, Pieve di Lecco e le Chiese di San Giovanni Crisostomo e di S. Antonio che sono entro i suoi confini.
Nel decreto si annota che molti venivano a confessarsi nelle chiese di Laorca, ma il vicecurato poteva assolvere solo i suoi, per cui il cardinale concede la facoltà di attendere alle confessioni di tutti, purché abbiano fatto la Pasqua con il proprio parroco. E questo era un modo per esercitare un controllo sui propri fedeli, durato fino a pochi decenni fa.
Si tralascia la descrizione della chiesa principale per registrare invece quanto viene detto sul vicecurato ed i fedeli…
La casa del viceparroco
La casa del vice parroco è vicina alla Chiesa e distante da essa 10 passi. È divisa in vari locali: due inferiori e altrettanti superiori. Alla casa è unito un giardino, al quale si passa attraverso un ambiente sotterraneo, presso il quale è costruita la cantina.
I redditi del beneficio
Questo beneficio viceparrocchiale non ha beni terrieri, ne redditi fissi, ma gli abitanti sono tenuti a pagare al Rettore lire 360 ogni anno dai redditi dei Vicini come risulta dalla convenzione stipulata tra il Viceparroco e la popolazione.
Le usurpazioni
Nessun bene è mai stato usurpato.
Il rettore
Rettore di questa chiesa è prete Francesco Coffetti, sacerdote bresciano, del paese di Nigoline [BS], il quale, mentre era vacante questa chiesa per la partenza di prete Graziano Danelli che aveva ottenuto un altro beneficio, fu provvisto di essa per autorità ordinaria, il 25 Maggio 1601, come risulta dalle lettere di collazione e provvisione fatte dal reverendo monsignor Antonio Albergato vicario generale, il 20 Giugno 1601, che egli ha regolarmente presentato; ha poi preso possesso il giorno 24 dello stesso mese e anno.
Serve in chiesa un ragazzo laico di dodici anni, senza che si sia chiesta facoltà al Vicario generale, senza cotta, vestito indecentemente, a piedi nudi, con grande irriverenza per così grande sacrificio.
Le anime e il popolo
Coloro che sono in età di ricevere il sacramento dell’Eucaristia, di ambo i sessi, sono 309; complessivamente gli abitanti sono 450.
La cura d’anime affidata al Viceparroco di questa Chiesa è facile, poiché non vi sono cascinali o frazioni lontane dalla stessa Vicinanza di Laorca.
Non c’è il Libro per elencare i morti. Il Viceparroco per i funerali e le esequie percepisce 20 soldi. Ogni volta che si fa [il funerale] il Prevosto riceve un emolumento doppio; però se per qualche impedimento il Prevosto non può partecipare, allora il Viceparroco guida il funerale.
Tutti coloro che possono ricevere l’Eucaristia hanno soddisfatto il precetto della Chiesa.
Non vi è alcun concubinario. Nessun usuraio. Nessun bestemmiatore.
Non vi sono meretrici pubbliche. Non vi sono assassini.
Non vi sono coniugi separati né conviventi.
Nessuno che abbia contratto matrimonio in grado proibito dalle leggi.
Nessuno è dedito a superstizioni, a venefici o ad arti magiche.
Nessuno che si comporti senza riverenza in Chiesa. Nessuno che sia solito profanare i giorni festivi con opere servili, con balli, con gazzarre, festini o cose del genere.
Non vi sono giocatori di dadi o d’azzardo e che abusino delle loro case per questi giochi.
Osti: Martino Bellavita, Andrea Mazzucconi, Francesco Crotta, Bernardino Cima.
Non vi è nessun medico. Nessun chirurgo. Nessun notaio.
Maestro è il Vice parroco.
Uomini adatti a esercitare opere pie: Bernardino Crotta, Andrea Poli, Costantino Mazzucconi e Antonio Nicolini.
I padri di famiglia sono 63, i poveri sono 10.
Le vedove sono 21.
Gli orfani sono 8.