Il Papa, nel suo Messaggio per la 57.ma Giornata Mondiale della Pace, pone sul piatto della bilancia vizi (possibili ed effettivi) e virtù dell’IA e delle nuove tecnologie. Da una parte, “entusiasmanti opportunità” come il miglioramento del lavoro, delle condizioni di vita dei popoli, degli strumenti medici e delle interazioni personali; dall’altra, “gravi rischi”, come l’uso sregolato delle cosiddette armi “intelligenti”, il conseguente pericolo di attacchi terroristici, andando così a promuovere “la follia della guerra” o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime, arrivando, ad esempio, a condizionare elezioni politiche.
È una pace, quella di cui parla il Papa, che passa anche attraverso il progresso della scienza e della tecnologia, che “nella misura in cui contribuisce a un migliore ordine della società umana”, porta “al miglioramento dell’uomo e alla trasformazione del mondo”.
In conclusione del Messaggio, una preghiera da parte del Vescovo di Roma per il nuovo anno:
“Che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana”.
Messaggio completo al seguente link:
https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/20231208-messaggio-57giornatamondiale-pace2024.html